CHIARO-SCURO ROSSOBLU

Purtroppo ho visto e sono sconcertato.
Galante dixit: "Adesso andiamo a prendere il Losanna!!!!!" E invece, a quanto pare, saranno per contro le argoviesi che vengono a prendere noi. 
Dicevo che ho visto, eccome se ho visto. Ho visto appunto un Chiasso che più modesto di così si muore. Niente gioco, se non un accademico e puerile possesso palla fine a se stesso. Niente profondità. Centrocampo inesistente. Attacco a dir poco abulico. Lo Sciaffusa? Una squadra appena dignitosa che comunque ha dominato in lungo e in largo e che addirittura meritava un successo più tondo. 
E si vuole rincorrere la capolista? Ma per favore! Da qui alla pausa invernale con ogni probabilità sarà un calvario. Ma quel Chiasso prolifico, brillante e persino spettacolare d’inizio torneo dov'é che si è eclissato? Beh, quel Chiasso allora, non aveva fatto altro che approfittare della situazione, contro avversari non ancora in palla. 
Allora, c'era morale, convinzione e soprattutto c'erano i risultati, tutte componenti ora inabissatesi per far posto a errori pacchiani, sfiducia e mancanza pressoché totale di autostima. 
Come si è perso a Sciaffusa è inaudito. Rassegnazione, arrendevolezza, impotenza. Siamo messi male e come porre rimedio rimane un enigma di difficile risoluzione, alla faccia di chi - dirigenti in primis - vede ancora il bicchiere mezzo pieno. Anziché mirare in alto loco, sarebbe consigliabile ancorare per bene i piedi a terra e nel limite del possibile, coprirsi le spalle da sgradevoli sorprese che sono lì, dietro l’angolo, così come lo sono state nelle due precedenti tribolatissime stagioni. 
Che si volesse compiere un salto di qualità, nessuno lo pone in dubbio, ma da qui a sostenere che i progressi ci sono, ne passa. Non è certo un disonore riconoscere i propri limiti e trarre insegnamenti utili dagli errori commessi, poiché di errori ne sono stati commessi e non è il caso di approfondire. Chi c'è di mezzo ne è consapevole. Il vero Chiasso, non è quello del debutto in campionato, ma non può essere neppure quello che ha rimediato la figuraccia alla Breite e che non vince più dallo scorso mese di agosto. 
In conclusione, anziché ostinatamente rincorrere la prima della classe, si cerchi con cognizione di causa di mantenere a debita distanza, la cenerentola del torneo, fintanto questo ruolo spetta ad altre, il che non è per nulla scontato. 
Noi ci contiamo poiché, nonostante tutto, ci crediamo ancora. Tra un volo pindarico e una disgrazia, preferiamo un presente sofferto dall'esito soddisfacente, tenuto conto che il tifoso DOC chiassese non può esentarsi da emozioni frequenti e forti.

-Ruggero Glaus-