Rassegna stampa Sciaffusa-Chiasso

Di seguito, interviste, articoli e commenti sulla brutta sconfitta patita dal Chiasso alla Breite.

Rossoblu in palese crisi di fiducia
CdT - Il Chiasso non sa più vincere e, dopo tre pareggi consecutivi, è tornato di nuovo a perdere. Il rigido clima della serata sciaffusana, oltre a evidenziare l’incombenza dell’inverno, ha restituito in tutto il suo inquietante stridore un dato di fatto: i rossoblù non incamerano un bottino pieno dal lontano e caldo mese di agosto. Un’eternità, se si pensa ad abbronzature ormai svanite e foglie cadenti. Neanche i primi abbozzi della cura Camolese sono riusciti a scuotere la squadra dall’imbarazzo. Lo Sciaffusa, compagine che quando giostra tra le mura amiche si trasforma in positivo, non ha dato scampo ai ticinesi. Apparsi davvero troppo rinunciatari e imprecisi nella manovra, Regazzoni e i suoi compagni sono andati incontro a un meritato e tondo passivo.
Partiti con un invero spregiudicato 4-3-3, i momò si sono riassettati dopo pochi frangenti – un po’ per merito dei padroni di casa, un po’ per l’eccessiva timidezza messa in campo – in un decisamente più difensivo 4-5-1. Ciarrocchi e Regazzoni, nei primi minuti spesso presenti nelle zone nevralgiche della metà campo avversaria, sono stati costretti dagli eventi a retrocedere in copertura. Abbandonato allo strapotere fisico dei centrali dello Sciaffusa, Cortelezzi, pur battendosi con acume tattico, ha patito l’eccessiva lontananza dai suoi compagni, finendo per estraniarsi dal gioco. A nulla sono serviti gli appelli del tecnico italiano ad alzare il baricentro. Rintanato in una fase difensiva rigorosa ma statica, il Chiasso, forse spaventato dalle qualità della trequarti locale, ha rinunciato quasi totalmente a sviluppare un costrutto volto a offendere. La truppa di mister Jacobacci, quasi stupita dall’atteggiamento rinunciatario del Chiasso, ha faticato a impossessarsi delle redini del gioco. Tale atteggiamento ha permesso ai ticinesi di alleviare per lunghi tratti della prima frazione la pressione con azioni di rimessa interessanti, ma davvero troppo approssimative per rivelarsi letali. Prese le misure all’incontro, lo Sciaffusa è cresciuto, vedendosi annullare una rete per fuorigioco al 20’ e creando altri pericoli dalle parti di Guatelli.
Nulla è cambiato nel secondo tempo. Anzi. I padroni di casa sono stati in grado di incrementare ancor di più la propria presenza sotto porta, facendosi via via più precisi e ficcanti. L’impalcatura ospite ha retto alle prime bordate, ma è crollata già al 49’, quando Neitzke ha insaccato la rete del vantaggio. Andati sotto, gli uomini di Camolese hanno abbozzato una timida reazione, che però è stata archiviata dallo Sciaffusa senza troppi patemi. La partita si è così protratta fiaccamente sino allo scadere, con gli sciaffusani in totale controllo e capaci di rimpolpare lo score con Bicvic.
Un risultato che ben rispecchia i valori visti in campo e che deve far recriminare il Chiasso. Forse intimoriti dalle statistiche che dipingevano l’undici di Jacobacci come pressoché invincibile in casa, i rossoblù hanno rinunciato a giocare. Scelta al limite dell’incomprensibile, poiché le carte in mano al nuovo tecnico erano variate e interessanti e gli avversari tutto fuorché imbattibili. Sarà per la prossima mano, direbbe un giocatore d’azzardo. L’astinenza dal successo sembra però iniziare a pesare nelle teste di Regazzoni e compagni, in palese crisi di fiducia.



La Breite resta maledetta
La Regione - La Breite proprio sta indigesta al Chiasso. Un anno fa i rossoblù erano tornati a casa con un pesantissimo 4-0, ieri sera ai renani sono bastate due reti per far precipitare la squadra di Camolese in una sconfitta dalle importanti conseguenze di classifica. Sì, perché adesso i rossoblù, sempre in attesa di una vittoria che manca dal 23 agosto (otto partite), si ritrovano a nove punti dalla capolista Losanna, con appena cinque lunghezze di vantaggio sul fanalino di coda Aarau. 
Più vicini alla Promotion che alla Super League, insomma. Il giocattolo, che tanto aveva fatto divertire nelle settimane estive, sembra essersi ingrippato. Ieri in riva al Reno nulla ha funzionato, eccezion fatta per uno sterile possesso palla attuato durante i primi 45’, con ogni probabilità i più brutti dell’intero campionato. Lo Sciaffusa ci ha messo del suo per rendere inguardabile il primo tempo, ma ha per lo meno avuto il merito di tornare in campo un po’ più motivato, trovando subito il gol di Neitzke, poi il palo di Tadic (65’) e infine il raddoppio dell’ex locarnese Bicvic.
Il Chiasso ci ha senz’altro messo volontà (in particolare con Guarino, subentrato alla pausa), ma non ha mai trovato il bandolo della matassa per prendere il sopravvento sull’avversario... «Abbiamo disputato un buon primo tempo, poi nella ripresa ci siamo subito fatti sorprendere da un errore individuale che ci è costato il gol – ha affermato Giancarlo Camolese negli spogliatoi –. Simili svarioni li paghi a caro prezzo in ogni campionato. Sono per contro contento dell’impegno dei ragazzi, ma questa è una squadra che negli ultimi tempi ha subito un’involuzione e occorrerà capire se il problema è fisico, mentale o di che tipo». 
Troppi giocatori ieri hanno reso al di sotto delle aspettative. In particolare Dossena, autore di un secondo tempo assolutamente in apnea, e Cortelezzi, quasi irritante nella sua staticità sul fronte d’attacco (ha pure fallito l’unica buona occasione rossoblù, ancora sullo 0-0, facendosi parare la conclusione ravvicinata). Bene, per contro, Guarino, autore di una ripresa vivace, e Hassell che ha dato maggiore qualità al centrocampo.
Il Chiasso torna in Ticino con le pive nel sacco per preparare la trasferta ad Aarau. Il “tema Schällibaum” di colpo assume importanza relativa di fronte a una classifica che, in caso di successo argoviese, diventerebbe improvvisamente scottante...


Chiasso kann nicht mehr gewinnen
Blick - Mit sechs Spielen ohne Niederlage in Folge startete der FC Chiasso in die Saison. Dank vier Siegen grüssten die Tessiner zwischenzeitlich gar von der Tabellenspitze!
Alles Schnee von gestern. Die Realität sieht anders aus: Die 0:2-Niederlage in Schaffhausen bedeutet bereits das achte Spiel in Folge ohne Sieg (5 Niederlagen, 3 Remis). Die Konsequenz: Das Spitzenduo Lausanne und Wil ist plötzlich in weiter Ferne.
André Luis Neizke macht Chiasso in Schaffhausen einen Strich durch die Rechnung. Kurz nach der Pause bringt er das Heimteam in Führung. Kurz vor Schluss sorgt Bicvic nach einem Traumpass von Tadic für die Entscheidung. Der Erfolg der Schaffhauser ist absolut verdient: Topscorer Tadic scheitert nach einer guten Stunde selbst am Pfosten.
Damit bauen die Munotstädter ihre eindrückliche Heimserie aus. In sieben Partien gabs in der Breite bisher sechs Siege. Damit setzt sich das Team von Maurizio Jacobacci in der Tabelle etwas vom Strich ab.