Lacrime sangallesi e speranza rossoblu

La settimana è finita come doveva finire e l'urlo liberatorio udito al Riva IV alle 16.53 di ieri pomeriggio è nuova linfa in ottica futura. L'impressione è quella di aver scalato una montagna, aver superato la cima e ora, nonostante il sentiero verso il ritorno sia tortuoso e pieno di insidie, la strada rispetto a prima può solo che essere in discesa.
La giornata di ieri ha regalato due certezze: il Wil è una squadra che sportivamente non sembra più in grado di reggere il confronto con le avversarie e, il nulla osta da parte della Sfl di poter finire la corrente stagione (e non come riportato erroneamente da alcuni media di ottenere la licenza per l'anno prossimo), ha tutti i crismi di un accanimento terapeutico. Le lacrime di Deana e altri bianconeri versate sul manto erboso a fine partita hanno fatto trasparire tutta la fragilità di chi ha le potenzialità per poter salvare perlomeno la faccia ma che non è nelle condizioni di farlo. 
La seconda certezza è che il Chiasso è una squadra sicuramente non inferiore a nessuna  tra Le Mont, Wohlen e Winterthur e la classifica sta lì a confermarlo. 
Ora la palla passa nelle mani del club, che questa settimana sarà chiamato letteralmente alla cassa, così comein quelle del Consiglio Comunale che il prossimo 2 maggio si esprimerà sul credito necessario a poter cambiare un impianto di illuminazione che il prossimo agosto compirà 48 anni.
Monighetti e compagni, assieme ai 650 che hanno dimostrato per l'ennesima volta concretamente il proprio affetto a questo club, hanno dettato la via da seguire, ora ognuno si assuma le proprie responsabilità e faccia il suo.