Tre passi indietro, il solito Chiasso

La prestazione offerta a Vaduz ha fatto letteralmente rivivere ai tifosi rossoblu alcune partite la prima parte di stagione.
La differenza sostanziale è che in questo momento, gli attori non sono, almeno buona parte, più gli stessi. Esperienza, qualità e quantità sono arrivati al Riva IV e il salto in avanti lo si è notato fin da subito. Allora perchè uno scivolone del genere?
Perdere si può perdere, è successo ieri come è successo ad Aarau. La sconfitta del Brügglifeld è però stata figlia della supremazia argoviese mentre quella maturata al Rheinpark è dovuta alla sufficienza messa in campo. 
Gente come Brivio (tra i migliori nelle prime uscite) non può pensare di essere superiore all'avversario, perchè ieri è stato "soffocato" da un ragazzino qualunque che a differenza sua due passaggi di fila è riuscito a farli; Perico, nonostante la prestazione, è al secondo rigore concesso in 180 minuti; per non parlare di altri episodi fastidiosi quanto inutili di altri compagni di squadra. Queste non sono cose che una squadra che deve salvarsi può permettersi, queste non sono cose da Chiasso.
La giornata no ci può stare, in fondo nessuno era fenomeno prima e nessuno è il più scarso del mondo oggi però l'atteggiamento, e l'arroganza visti ieri non possono essere tollerati.
Questa squadra ha tutte le carte in regola per centrare l'obiettivo ma lo deve fare con umiltà e rispetto verso l'avversario come ha mostrato contro il Servette.