Dallo sconforto all'estasi

Al Riva IV, dopo tanto tempo, i tifosi rossoblu hanno potuto godere di uno spettacolo a cui non erano più abituati.

Protagonista un Chiasso in formato maxi che, contro tutti i pronostici e le attese della vigilia ha saputo calare un poker come non succedeva da ormai due stagioni; allora fu il malconcio Wohlen a subire le ire rossoblu. Ieri a farne le spese è invece stato il forte Aarau, squadra che può concedersi il lusso di lascia in panchina gente come Maierhofer. 
La prestazione concreta, solida e di carattere mostrata ieri, non deve tuttavia far dimenticare le molte difficoltà maturate nelle tre sfide precedenti. Un Chiasso bipolare che ora dovrà dare continuità a partire dalla delicata trasferta di coppa sul campo del Bulle per non ricascare in uno sconforto che nulla ha a che fare con questa squadra, capace di stupire tutti a breve giro di posta.
In soli sei giorni Martignoni e compagni hanno saputo rialzare la testa e passare da una delle più imbarazzanti prestazioni degli ultimi anni ad una delle migliori in assoluto. 
Il cambio di modulo, azzeccatissimo, ha di fatto contribuito a cambiare volto a questa giovane banda rossoblu esaltando le caratteristiche dei singoli dal canto loro capaci di interpretare al meglio i dettami tecnici del proprio allenatore; non a caso una volta che la situazione si è sbloccata con la magia di Bahloul, i rossoblu non si sono più fermati.
L'esaltazione è ora conseguenza logica e giustificata, perchè i ragazzi in primis e tutto l'ambiente in generale ne avevano assolutamente bisogno; ora spazio a qualche giorno di riposo per poi continuare sulle ali dell'entusiasmo con questo approccio e questa grinta che, nonostante farà inevitabilmente il pari con qualche scottatura, potrà portare diverse soddisfazioni.