Ora c'è un pubblico da riconquistare

"Siamo una squadra giovane", "C'è bisogno di tempo".
Parole (inutili) ormai divenute un mantra dalle parti del Riva IV che settimanalmente, come un classico disco rotto provano a giustificare le disastrose prestazioni offerte sul campo.
Un inizio di campionato difficile che a Kriens, alla 3a. di campionato aveva messo a nudo i limiti di una squadra allora troppo scarsa per la categoria. La vittoria sull'Aarau aveva poi probabilmente illuso tutti prima di imboccare una strada pericolosa (a cui non va dimenticata la clamorosa eliminazione dalla Coppa) che nemmeno gli innesti di Pugliese e Marzouk, ma soprattutto il cambio in panchina hanno saputo invertire.
Il Chiasso, così com'è non è sicuramente (dal lato tecnico) inferiore a molte delle altre concorrenti ma sembra una squadra impaurita e soprattutto priva di quella cattiveria agonistica che a questi livelli può prevaricare i limiti tecnici.
Avanti di questo passo e si diventerà presto la squadra materasso della cadetteria e il fatto di essere giovani o vecchi non importerà proprio più a nessuno.
Ieri, in molti a cinque minuti dal triplice fischio hanno abbandonato spalti e tribuna, stufi di tornarsene a casa ogni volta dopo aver preso rabbia e aver visto uno "spettacolo" di livello veramente infimo. Un segnale importante di un pubblico sempre presente ma che inizia a non poterne più.