Lurati: "Scaricato dal Chiasso ma spero si salvi!"

L'ex difensore rossoblu, alla vigilia della sua nuova esperienza è tornato a parlare dell'ultimo (personalmente turbolento) periodo passato al Riva IV dalle colonne de La Regione.
Reduce da un’esperienza a Chiasso non particolarmente felice (9 presenze per 595 minuti di gioco in stagione). Non è tuttavia il minutaggio ad avergli lasciato l’amaro in bocca... 
«Quello può pure starci, ho trovato spazio in campo e in panchina, per cui non posso lamentarmi. Ad avermi amareggiato è stata la gestione della mia situazione, in pratica il modo in cui sono stato messo da parte. Mi sono sempre sentito una persona importante all'interno dello spogliatoio, ho cercato in tutti i modi di aiutare i ragazzi e penso che i miei sentimenti siano ricambiati. Proprio per questo tengo ad augurare loro il miglior girone di ritorno possibile, in modo da poter rimontare la china e conquistare un’altra salvezza».

Le incomprensioni sono nate con la dirigenza... 
«Sono stato scaricato in maniera piuttosto repentina e soltanto a fine gennaio, dopo il campo d’allenamento sostenuto in Italia. Fino a quel momento credevo di fare parte dei piani di una società della quale apprezzavo il progetto. D’altra parte, nel periodo trascorso tra la fine del girone d’andata e la ripresa degli allenamenti, nessuno era venuto a parlarmi, per cui ritenevo a giusta ragione di fare ancora parte dei piani societari. Invece, di punto in bianco dirigenti e allenatore sono venuti a dirmi che non rientravo più nei loro progetti e che se non avessi trovato un’altra sistemazione sarei finito in tribuna. Sono ovviamente rimasto spiazzato e con poco tempo per trovare un’alternativa che, per altro, fin lì non mi ero sognato di cercare. Per fortuna ho avuto la possibilità di raggiungere un accordo con il Bellinzona, in modo da poter avere tempo di gioco. Adesso si tratta di cambiare passo e dare il mio contributo alla causa della società granata, nella speranza di ritrovare la Challenge League il più presto possibile».