Si è spento Ernesto Parli

Si è spento all'età di 76 anni Ernesto Parli, il presidente rossoblu che portò al Comunale José Altafini.
Nato il 18 marzo del 1944, Parli divenne presidente del FC Chiasso nel 1976 per rimanervi fino all'82. Nella stagione 1978 riportò i rossoblu nella massima serie elvetica.
Lo ricordiamo citando per intero il libro "Cent'anni di Chiasso" che riassume al meglio l'avvento di Parli alla presidenza del club.

"Siamo ora agli albori di un nuovo capitolo, di un nuovo periodo, con l'entrata in scena di Ernesto Parli. Il neopresidente rossoblu si fa subito notare per la sua eleganza,per il suo stile e soprattutto per le sue ambizioni che non intende per nulla sottacere. Un'altra svolta storica per una piccola società di calcio , la cui vicenda però, non è paragonabile a quella di altre consorelle dal cammino più piano e regolare. Il Chiasso è un eccezione. Che si stia per aprire una parentesi del tutto singolare, lo si comprende facilmente non solo dal comportamento fiero di Ernesto Parli, bensì dalla sua concretezza. Che si manifesta con un colpo di scena, tanto per dar corpo alle promesse. Arriva al Comunale José Altafini. Il fuoriclasse italo-brasiliano ha chiuso il suo ciclo con la Juventus ed è in fine di carriera. Già, ma uno come lui può ancora offrire parecchio alla platea e difatti, per vederlo in versione rossoblu, corrono tutti.

Ma non è che l'inizio di una spettacolare e inattesa campagna acquisti. Vestiranno la gloriosa maglia del Chiasso altri grossi calibri. Prosperi, Rosario Martinelli e pure l'internazionale nerazzurro Renato Cappellini, ai quali vanno aggiunti Michaelsen, Bionda, Boffi, Preisig, nonché giovani locali promettenti quali Pellegrini, Bevilacqua, Bizzozzero e, naturalmente Salzgeber. Sulla carta è un autentico squadrone, che difatti attirerà in tutti gli stadi della Svizzera il pubblico delle grandi occasioni. Un Chiasso attraente anche per amichevoli di lusso. Milan, Juventus, Nazionale finlandese, nazionale italiana U21, Rijeka, Copenaghen. Sembra una favola eppure nell'irrefrenabile entusiasmo, il Chiasso non riuscirà a centrare il dichiarato obiettivo della promozione. Sarà una stagione da primati come frequenze allo stadio, ma le cifre della classifica, quelle non quadrerano fino in fondo. Altafino a ogni buon conto, firmerà quattordici reti, alcune delle quali da archiviare quali autentiche perle. L'allenatore Sebastiani avrà i suoi problemi con un gruppo di qualità e lascerà cammin facendo il suo posto a Stojan Osonjak. Nonostante la mancata promozione in LNA , i tifosi sono lettaralmente travolti dall'entusiasmo. Tutti sono convinti che la promozione è solo questione di tempo. Intanto entrano in scena i primi sponsor. "Ceramiche Ricchetti" portano sul petto Altafini e compagni. E che vi sia enorme interesse per questo Chiasso "circense" lo conferma quel folto gruppo di appassionati che la sera del 23 settembre 1976, al bar Sole, decide di fondare il Fans Club Chiasso. "