Esclusivo Bentancourt: "Bignotti è un incompetente"

Nella giornata di ieri abbiamo incontrato Pablo Bentancourt per cercare di fare chiarezza una volta per tutte su quanto sta succedendo al Riva IV.

Signor Bentancourt c’è veramente stata una trattativa? Come mai si è interessato al Chiasso?
“Qualche settimana fa sono stato chiamato da Nicola Bignotti il quale mi chiedeva se volessi dare una mano al club rossoblu. Le intenzioni erano che io dessi una mano dal lato sportivo e poi cercando di trovare dei possibili investitori da portare al Riva IV.”

E lei cos’ha risposto a Bignotti?
“Ho accettato con grande entusiasmo, trovando inoltre anche una persona molto interessata e soprattutto entusiasta dell’opportunità di investire nel calcio svizzero; un uomo con già esperienza alle spalle per aver avuto club di calcio europei.”

Ma qualcosa evidentemente è andato storto..
“Io in prima persona ero felice di poter collaborare con il Chiasso perchè si tratta di una piazza che ha tutte le carte in regola per giocarsi dei campionati tranquilli. Sono convinto che i tifosi rossoblu meritino di meglio che non salvarsi all'ultima giornata. Poi fare peggio di quest’anno è impossibile.”

Ma perché il matrimonio non si è materializzato?
“La persona interessata a rilevare il club ha visto i bilanci e ha rinunciato. A tal proposito era stato chiesto a Bignotti di firmare un documento dove lo stesso Bignotti dichiarava che i bilanci fossero di fatto completi e nel quale si fosse assunto la responsabilità in caso contrario. Non solo non l’ha voluto sottoscrivere (e ad oggi non l'ha sottoscritto) ma ha accelerato affinché cambiassero nomi e ruoli a registro di commercio.“

Un’accusa seria la sua..
“Bignotti è un incompetente e ha sperperato (e sperpera tutt’ora) soldi importanti con contratti assurdi nel settore amministrativo del club paragonabili a squadre di Champions League ma con introiti da Prima Lega. Certe cifre sono sbilanciate in suo favore personale.
La gestione sportiva di Bignotti poi parla da sola: due piazzamenti da ottavo posto, un penultimo posto conquistato lo scorso anno e una stagione fallimentare come quella attuale dove il Chiasso arranca e si trova ad oggi a 7 punti dalla quota salvezza.
Cambia in media due allenatori a stagione, sintomo di una mancanza totale di progettualità e una visione che va di sei mesi in sei mesi.“

Nelle sue parole traspare arrabbiatura e dispiacere..
“Sì. Perché ero veramente entusiasta ma fino a quando non si farà una pulizia a livello societario, il Chiasso con questa situazione amministrativa e contabile non lo vorrà prendere nessuno ed è peccato. Sono dispiaciuto anche per la proprietà attuale che ha sempre onorato puntualmente gli impegni presi.
Ero felice per la piazza; portavo persone professioniste e competenti, ma bisogna fare una pulizia a livello amministrativo. I più pagati devono essere i calciatori, non come avviene adesso quelli che stanno dietro una scrivania che tra l'altro in carriera non hanno mai vinto nulla.”