Lupi: "Dobbiamo stare attenti"

“La situazione – racconta mister Lupi sulle pagine de L'Informatore – è molto delicata. Rimango del parere che avere a disposizione così poco tempo è troppo rischioso: ci sono problematiche di non poco conto. Al primo raduno al Riva IV ho visto nei ragazzi un grande entusiasmo e una grande voglia di ricominciare. Correvano fin troppo, al punto che alcuni di loro al termine della seduta erano stremati: li ho dovuti frenare!”

I giocatori (ne mancavano un paio) hanno svolto coscienziosamente il loro lavoro: senza mascherine, ovvio, al contrario dello staff decisamente guardingo sulle distanze sociali. 
“Si va un po’ per tentativi. Dobbiamo stare attenti, è veramente rischioso. Oltretutto ci sono anche le grosse problematiche sui discorsi contrattuali: è una cosa molto complessa. D’altra parte noi ci atteniamo alle regole, non possiamo fare diversamente”.

Il campionato riprende dunque nel weekend 19-21 giugno: 
“Parlando anche con colleghi miei, allenatori della serie A italiana che hanno iniziato già da alcuni giorni, dopo un così lungo periodo di inattività emerge qualche perplessità: è come arrivare da un infortunio al crociato con il giocatore che riprende subito la riabilitazione mentre qui parliamo di tre mesi di inattività restando chiusi in casa, magari senza muoversi”. 

Infortuni a parte, tocchiamo ferro, c’è da sperare che non succeda di peggio: il Covid-19 se ne è definitivamente andato via o si è soltanto allontanato momentaneamente? 
“Chiaramente spero che le cose vadano per il meglio. Però c’è sicuramente questo rischio, per questo motivo dobbiamo stare il più attenti possibile nell'osservare tutte le precauzioni che ci ha indicato la Federazione”.