Martignoni: "Per ora il club non si è fatto vivo ma sono concentrato sul Chiasso"

Il capitano rossoblu, intervistato sulle pagine del Corriere del Ticino parla del momento della squadra e personale alla vigilia del "debutto" che questa sera vedrà il Chiasso impegnato a Colovray.

La lunga pausa forzata è finita. Anche per il Chiasso. I rossoblù - senza assilli di classifica ma non per questo meno motivati - ripartono dalla trasferta contro lo Stade Losanna Ouchy di mister Stefano Maccoppi. 
"Siamo tutti felici - spiega capitan Bruno Martignoni - il calcio ci mancava e ci mancherà fino al fischio di inizio. Quando ci siamo ritrovati in gruppo il 1. giugno si respirava un po’ un’atmosfera da primo giorno di scuola. È stato bello rivedere tutti i compagni ed ora siamo pronti per questo primo test di quello che ormai io chiamo un nuovo campionato. È vero, non abbiamo assilli di classifica, ma ci teniamo a fare bella figura anche per mettere a tacere le malelingue pronte a dire che il Chiasso si è salvato solo perché è stata abolita la relegazione".

Martignoni e i suoi compagni non sono rimasti con le mani in mano durante la pandemia di coronavirus. 
"Non è stato facile, ma la società si è data da fare e grazie alla tecnologia siamo riusciti a portare avanti una buona preparazione fisica individuale. Per la corsa abbiamo utilizzato un’applicazione in cui eravamo monitorati tramite GPS, mentre per quel che concerne la forza abbiamo comunicato tramite Zoom. Alla ripresa del lavoro in gruppo eravamo tutti in buona forma e questo è senza dubbio un bel segnale: abbiamo dimostrato professionalità". 

Difficile, però, pretendere di essere al già al cento percento oggi dopo tre sole settimane di allenamenti: 
"Alcune squadre, in particolare quelle che si giocano la promozione, hanno iniziato un po’ prima di noi e di altre formazioni. Poco più di quindici giorni di lavoro sono pochi dopo tre mesi di pausa: puoi essere anche al top fisicamente, ma il calcio è un’altra cosa. Credo che ci vorranno ancora un paio di settimane per arrivare al massimo della condizione. Visto che scenderemo spessissimo in campo, ci alleneremo giocando. Sarà importante riuscire a non farsi male -e in questo senso i carichi di lavoro sono stati molto mirati- e a gestire bene i brevi tempi di recupero tra una partita e l’altra».

Il Chiasso, si diceva, potrà disputare una seconda parte di torneo senza patemi. Forse, allora, non sarà evidente trovare sempre la giusta motivazione. Martignoni, da buon difensore, spazza però subito il campo da ogni dubbio: 
"Potremo giocare con la testa libera. La nostra squadra è composta da tanti ragazzi giovani e questo è un vantaggio non da poco. Per loro non avere pressione può e deve costituire una motivazione in più. Avranno la possibilità di mettersi in mostra più di prima e potranno scendere in campo senza la paura di sbagliare. Mi ripeto: il nostro obiettivo è quello di ottenere la salvezza sul campo". 

Come altre formazioni, il Chiasso potrebbe risultare una sorta di arbitro nella lotta per la promozione in Super League. Una battaglia che, per quanto riguarda il secondo posto sinonimo di spareggio, si annuncia particolarmente accesa:
"Beh, il Losanna è praticamente già promosso. Per quanto riguarda la seconda piazza, il Grasshopper meriterebbe di giocarsi la risalita in Super League per storia e blasone. Attenzione però al Vaduz, che ogni tanto piazza la sua promozione. A fare la differenza saranno sicuramente gli scontri diretti, oltre ai punti eventualmente persi dalle big contro le altre squadre. Sono curioso di vedere come andrà oggi per noi: di sicuro mister Maccoppi vorrà fare bene contro il Chiasso".

Intanto però il contratto di Martignoni scade il 30 giugno: 
"Oggi sono concentrato sul Chiasso, ma sono in scadenza e per ora nessun dirigente della società si è fatto vivo. Ho sul tavolo due o tre offerte che sto valutando. Vedremo se dopo il 30 giugno vestirò ancora la maglia rossoblù".