"A sud di nessun nord"

Rubiamo per un attimo la citazione del buon Giampaolo Giannoni, perchè è di fatto impossibile descrivere al meglio il sentimento di una piazza o meglio di una tifoseria che negli ultimi anni ha dovuto ingerire più di un boccone amaro, mentre oggi esce di casa orgogliosa dei colori che tifa.
"A sud di nessun nord". Il Chiasso bistrattato dai più in un universo pallonaro che predilige soldi e sponsor a storie come quella accaduta ieri al Riva IV; storie sempre più rare e che, nonostante piacciano soprattutto ai simpatizzanti che il calcio lo seguono da lontano, sono quelle che infervorano e inorgogliscono chi ogni santa domenica soffre, crede e cerca la rivalsa immedesimandosi in un piccolo club costretto a lottare contro la morte per sopravvivere tra le grandi.
"A sud di nessun nord". Perchè il club della città più grande, importante e popolata della confederazione con tre gol sul groppone viene eliminata da un Chiasso garibaldino plasmato da un allenatore che conosce anche il più remoto angolo del Riva IV e sa cogliere il senso di appartenenza che ha fatto le fortune del nostro Chiasso.
"A sud di nessun nord".  Un sorteggio apparso fin da subito impossibile che ha invece il pregio di risvegliare la voglia di rivincita, dopo una stagione nefasta terminata un mese e mezzo fa. E allora immaginiamo il sorriso dei "maja Ciass" che per questioni di campanile, personalismi o fede calcistica diversa hanno goduto al secondo gol di un nervoso e insopportabile Ceesay, per poi qualche minuto più tardi spegnere la televisione quando Bahloul, il diamante sbocciato in maglia rossoblu insaccava il definitivo 3-2.
"A sud di nessun nord". La città conosciuta oltre Gottardo più per la dogana di Brogeda, attraversata per andare al mare durante le vacanze estive, da oggi è tornata a far parlare di sé grazie ad un pallone e grazie ad una prestazione fatta di determinazione cuore e grinta, perchè nel calcio, non sempre vince il più forte o il più ricco.
"A sud di nessun nord". Perchè la corsa pazza di Sofian Bahloul dopo il primo gol a cercare la "curva" che mai, nonostante le difficoltà ha abbandonato lui e i suoi compagni, è una di quelle cose per cui il calcio, come lo si intende qui al sud, è ancora uno sport popolare che vive di emozioni; le stesse che ieri Raineri e i suoi ragazzi hanno regalato a tutti i tifosi rossoblu.
"A sud di nessun nord". sempre!