Bevilacqua: "Società gloriosa rovinata da questa proprietà"

Vittorio Bevilacqua ha sempre avuto il dono (forse un difetto nel calcio) di dire le cose come realmente stanno, quelle che che tutti pensano ma nessuno ha il coraggio di dire.  Conseguenza logica è avere pochi "amici" nell'ambiente e molte difficoltà a trovare una panchina.
Sulle pagine di tio.ch, l'ex giocatore rossoblu ha parlato a 360° del calcio ticinese senza risparmiare alcune frecciatine alla proprietà (o forse alla dirigenza attuale) di Via Primo Agosto.


Negli ultimi anni, invece, il Chiasso sembra in caduta libera...
"Quella rossoblù era la mia seconda pelle. Ora però è cinque anni che non entro nello stadio chiassese e non lo farò fin quando ci sarà questa proprietà. Eccetto Ponte e Bordoli, trovo che gli ultimi allenatori arrivati non hanno portato nulla. I vari Scienza, Ramella, Lupi, Zambrotta, Lombardo e Camolese non hanno lasciato nessuna impronta malgrado il curriculum che avevano. Questo dimostra che allenare in Challenge League non è così semplice, devi conoscere la materia prima di poterci mettere mano. Alcuni non conoscevano neppure i nomi dei giocatori avversari. Sono anni che il Chiasso fa pessime figure e a me ribolle il sangue...". 

Cosa non funziona al Riva IV?
"Della Torre ha investito tanto nel Chiasso, ma ha anche la colpa di aver fatto gestire una società gloriosa a persone che l'hanno rovinata. Non ci sono nemmeno 200 spettatori a vedere le partite e questa è la sconfitta più grande. Le ultime volte in cui avevo assistito a un incontro ero io il più giovane presente. Il mio amato Chiasso non lo riconosco più… Non dobbiamo dimenticarci che nelle ultime stagioni la squadra si è sempre divisa tra l'ultimo e il penultimo posto in classifica, salvandosi con molta fatica. Se dovessero offrirmi la panchina? No, non andrei mai. Non parlerei nemmeno con la società. E pensare che alcuni anni fa era il mio sogno allenare all'ormai ex Comunale".