Raineri: "Ci salveremo prima dell'ultima giornata"

Intervista tutto tondo al mister rossoblu Baldo Raineri apparsa questa mattina sulle pagine sportive del Corriere del Ticino.

Con la grinta e la passione che lo contraddistinguono da una vita, il tecnico siciliano insegue assieme ai suoi ragazzi sia la salvezza in campionato che il passaggio del turno in Coppa Svizzera.
Sempre disponibile, sempre gentiluomo, Baldo Raineri ci accoglie a suo modo quando lo approcciamo per una chiacchierata:
"Cinque minuti per un’intervista? Ma facciamo anche dieci!". 

È fatto così il tecnico di Castelvetrano, genuino oggi come lo era già nel 1985, quando lasciò la sua Sicilia per approdare in Ticino: 
"O forse era il 1986 - ci corregge l’allenatore rossoblù - ma chi se lo ricorda, è passato troppo tempo (ride, n.d.r.)! Sono giunto nel vostro cantone per amore e infatti ci ho cresciuto cinque figli. Parallelamente ho poi trovato la mia strada nel mondo del calcio".

Una via talvolta ben asfaltata e illuminata; e altre invece piena di buche da evitare al buio, come ad esempio l’ultima pausa vissuta prima di tornare a Chiasso per la terza volta: 
"È stata dura, quando non lavori vivi momenti difficili. Io però non ho mai perso la passione e ho sempre creduto nelle mie capacità. Magari qualche scettico - che pensa sempre ai fatti degli altri invece che ai suoi - dubitava che io potessi ancora stare su una panchina di Challenge League. La verità, però, è che qui a Chiasso la società e i tifosi mi hanno sempre trasmesso grandissimo amore e fiducia, forse perché ho lasciato loro qualcosa nelle mie due precedenti esperienze".

Come qualcosa Baldo Raineri ha lasciato, negli anni, in ogni luogo in cui ha allenato. A cominciare - dopo la gavetta nel calcio regionale - da Bellinzona, dove tra il 2003 e il 2004 consumò la sua prima esperienza da professionista. Lì il suo calcio divertente e spumeggiante diventò “Baldolandia”, come “Zemanlandia”:
"Fu un suo collega a definirlo così, con un termine che da allora mi è rimasto addosso - ci confida il tecnico 58.enne -. La verità, al di là di come lo si chiama, è che a me piace un calcio godibile, che dia gioia ai giocatori, al pubblico e anche al sottoscritto. Mi sono sempre ispirato a tutti gli allenatori che, prima di me, l’hanno pensata allo stesso modo e hanno optato per un gioco propositivo. Credo che sia un’idea sempre attuale, anche per il mio Chiasso". 

Un concetto che Baldo - dal 2014 al 2015 - ha esportata anche in Albania sulla panchina del Vllaznia, nella città di Scutari: 
"Un’esperienza bellissima, lontano da casa. La gente lì mi vuole bene ancora adesso e io personamente ho assaporato ogni momento di quella avventura. Chissà, magari prima di smettere di allenare una capatina da quelle parti la farò ancora...".

Il presente però dice Chiasso e racconta di un Baldo Raineri vulcanico ed effervescente come ai tempi in cui allenava nel calcio regionale: 
"Perché devo cambiare? A me piace vivere la partita come un giocatore, da sempre. Lotto, soffro e sono coinvolto quanto i miei ragazzi, ma sempre mostrando rispetto verso gli avversari e la terna arbitrale, cosa che magari chi critica i miei modi, poi non fa".

Ma ne vale la pena, di vivere in questa maniera il calcio - immerso da mattina a sera - sapendo che poi da un momento all’altro tutto potrebbe di nuovo finire? 
"Sì, assolutamente. Per anni ho fatto il doppio lavoro, ma da quando mi sono buttato nel professionismo sono un uomo felice. Sto sempre al campo col sorriso e anzi, ancora oggi quando vado via alla sera mi sento un po’ triste. Poi non ho paura di ammettere che, proprio per questa mia indole, ho spesso messo il calcio prima della famiglia. Alcuni dicono che è come un vizio, io preferisco chiamarla passione".

Una passione che il tecnico rossoblù sta trasmettendo al suo gruppo, con il quale insegue la salvezza in campionato, sognando nel contempo il colpaccio negli ottavi di Coppa Svizzera contro il Lucerna. Al di là della possibilità di mantenere la categoria d’ufficio qualora la Promotion League non dovesse ripartire, Raineri scommetterebbe cinque franchi su passaggio del turno e salvezza? 
"Ma certo! E anzi, le dirò di più, mancano 21 partite alla fine del campionato e secondo me riusciremo a salvarci sul campo prima dell’ultima. Se alla 19. giornata dovessimo aver ottenuto la salvezza matematica, la tessererò e metterò in campo pure lei negli ultimi due match!".