Rassegna stampa Chiasso-Wil

Di seguito, interviste, articoli e commenti sul pareggio tra Chiasso e Wil.



I dubbi di Chiasso e Wil
Chalcio - Non aver approfittato di un Wil oggettivamente modesto per tornare alla vittoria, lancia molti interrogativi sulla prestazione odierna di un Chiasso affatto brutto nel primo tempo, ma chiaramente fuori partita nella ripresa. Per rovinare una prestazione tatticamente perfetta - in un primo tempo giocato sulle caviglie dei sangallesi che in quanto esclusivamente tecnici hanno fatto fatica ad avvicinarsi una sola volta ai sedici metri rossoblu - sono bastati due minuti di ingiustificata follia dai quali sono scaturite le reti brasiliane del Wil. La seconda forza del torneo (e qui ci sarebbe da aprire ulteriore pagina di confronto) sembra aver già assimilato il concetto calcistico di Kevin Cooper al quale sono bastati una decina di giorni di pausa agonistica per influire anche in maniera evidente(mente negativa) sulla squadra ereditata qualche settimana fa.
Di questo "passo" - inteso proprio come ritmo di gioco - i sangallesi potranno soltanto sperare che le altre facciano peggio in quanto lo schema di gioco - quello che il gruppo, per quanto tanto variato nei suoi componenti, ha ereditato dalla gestione Thoma - offre garanzie soltanto se accompagnato da quell'intensità che al Riva IV non si è proprio vista. La carta d'identità di questa squadra è medio alta e forse forse converrebbe correre ai ripari - soprattutto in difesa - se il traguardo resta invariato. Tornando al Chiasso, quello del primo tempo è sembrato in costante guarigione: bello da vedere, tranquillo nella gestione della partita, capace anche di dare profondità alla propria trama nonostante l'assenza - allo stato attuale - di una bella punta là davanti. I due goal subiti nell'arco di un paio di minuti hanno ricacciato le impressioni da dove erano venute e la ripresa ha purtroppo mostrato la solita timida squadra - anche un po' a corto di fiato - del periodo post estivo. Camolese - senza ombra di dubbio sincero - conta i giorni che separano l'attività agonistica dalla pausa per cercare di dare qualcosa di "personale" alla propria squadra. Galante lo abbiamo visto infuriato scendere dal lato di tribuna inagibile al termine del primo tempo imprecando contro il mondo per l'assurdità delle due reti che hanno rimesso in partita un Wil morto e consumato. Nella ripresa i sangallesi sono andati ad un soffio dal ribaltare il risultato che per come andati i secondi 45 minuti avrebbero anche meritato. In questo frangente si è visto un Chiasso per lo meno capace di stringere i denti (decisivo per quanto da valutare alla moviola il provvidenziale intervento del rispolverato Monighetti su Norbre a due passi dal 2-3) e di conservare un punto tutto sommato utile per la propria classifica e per quella di un Losanna che da questa sera si ritrova a più tre sulla più concreta alternativa. La vittoria dei vodesi a Sciaffusa ha spaccato in tre la classifica che nei bassifondi vede un Aarau sostanzialmente in coma profondo che alla Maldiere ha rimediato l'ennesima figuraccia della nuova gestione Schaellibaum. L'ex tecnico del Chiasso si è ritrovato nel giro di poco più di un mese dalle stelle alle stalle ed ora il suo futuro è più nero che grigio. Sabato prossimo il Chiasso ospiterà un altro malato cronico di questa stagione. Il Winterthur - in campo domani sera nel posticipo di Wohlen - arriverà al "Riva IV" in un momento molto particolare. Sarà questo il penultimo tentativo rossoblu per tornare alla vittoria in questo 2015. Poi, resterà soltanto l'ultimo gettone da spendere nella slot della Maladiere.


Due minuti folli rovinano tutto
CdT - Traditi forse dalla smania di anticipare l’intervallo tra il primo e il secondo tempo, i rossoblù in due minuti compromettono la possibilità di consolidare il doppio vantaggio che avevano acquisito col Wil e finiscono la partita in apnea, salvando quanto meno un pareggio e un punto prezioso.
Poteva andare meglio? Non è detto, ma certo che quando si indirizza il risultato sui binari giusti com’era successo ieri al Comunale – 2-0 al 33’ grazie ai gol di Lüchinger e Regazzoni – fa male vedersi raggiungere per due distrazioni che avvengono nel breve volgere di 120 secondi.
Ed allora va almeno dato atto al Chiasso di non essere ceduto di schianto nella ripresa, di aver trovato le risorse morali sufficienti per non finire alla deriva, in balia di un avversario sicuramente superiore dal punto di vista tecnico e atletico, ma incapace di superare una difesa che si è salvata a tratti con qualche impaccio, ma gettando il cuore oltre l’ostacolo.
«In effetti alla fine del primo tempo ho visto una squadra demoralizzata, ma questo non deve mai capitare, perché c’era ancora un tempo da giocare. L’avversario era forte, sicuramente galvanizzato dal recupero, ma noi avevamo l’obbligo di tornare in campo con la stessa combattività dei primi minuti. Prendiamo questo punto con grande sofferenza: ci fa capire che possiamo fare meglio di così, ma anche che per arrivarci dobbiamo ancora lavorare tanto» dice a fine partita l’allenatore dei rossoblù Giancarlo Camolese, che aggiunge: «Peccato, perché con un pizzico di attenzione in più si poteva vincere».
Cosa sia successo nei minuti che hanno preceduto la pausa, è difficile spiegarlo.
Sicuramente c’è stato un calo di attenzione che ha permesso ai giocatori del Wil di riemergere da una situazione che stava diventando difficile, specie dopo che Regazzoni, con una punizione splendida, aveva raddoppiato il gol iniziale di Lüchinger. Sul cross di Santos sfruttato da Nobre, difesa rossoblù ferma e imbambolata, con Dossena disattento. Sul raddoppio dello stesso Santos, Ivic va a disturbare Guatelli che sembrava poter fermare la palla.
«Dovremo rivedere bene le due azioni per capire cosa sia successo» ammette Camolese, che se da un lato può consolarsi con la prova tutta orgoglio dei suoi ragazzi, dall’altro deve forse rivedere qualche sua convinzione.
Il «tridente» che ha schierato ieri, Regazzoni a parte, non ha affatto convinto, con Ciarrocchi che non ha le caratteristiche dell’uomo di fascia e Cortelezzi che è sprofondato in una mediocrità assoluta.
Più umile, ma tatticamente migliore, il Chiasso della ripresa con Diarra in campo, che ha cercato di farsi valere in contropiede e un paio di volte ci è riuscito, mentre per il resto della partita si è sacrificato in un duro lavoro di contenimento.
Il Wil è andato vicinissimo al 2-3 in un paio di circostanze, ma s’è fatto male da solo sprecando occasioni enormi con Maroufi e Nobre.
«Noi abbiamo fatto le cose che avevamo preparato, a volte siamo stati un po’ frettolosi, poco precisi, ma avevamo contro un avversario che merita la classifica che ha. Analizzaremo e correggeremo» dice in conclusione Mister Camolese.


Un blackout che costa due punti
La Regione - Che il Chiasso si sia finalmente sbloccato? Forse è un po’ presto per affermarlo, ma di certo la squadra che ieri al Riva IV ha fermato sul 2-2 la seconda forza del campionato è stata la migliore osservata negli ultimi mesi. Soprattutto per (quasi) tutto il primo tempo, in cui oltre a portarsi sul 2-0 grazie alle reti di Lüchinger (sempre più convincente il suo utilizzo come centrocampista) e Regazzoni (perfetta pennellata su punizione), i rossoblù si sono dimostrati intraprendenti in fase offensiva e compatti in quella difensiva. Una solidità venuta però improvvisamente e inspiegabilmente meno negli ultimi due minuti della prima frazione – ecco spiegato il quasi –, quando proprio due disattenzioni nelle retrovie hanno permesso a Nobre (troppo libero di colpire di testa davanti a Guatelli) e Dos Santos (anche lui dimenticato dalla difesa e in particolare da Dossena) di ristabilire la parità. Un colpo duro che ha destabilizzato i padroni di casa, incapaci nella ripresa di riproporsi sui livelli dei primi 44 minuti e forse accontentatisi di un pareggio (come dimostra il cambio Diarra per Cortelezzi al 53’) comunque importante, in particolare alla luce della forza dell’avversario di giornata e soprattutto della sconfitta in quel di Neuchâtel dell’Aarau, fanalino di coda del campionato, ora a sei lunghezze dai momò.
‘Peccato, senza distrazioni...’
«Le partite durano 95’ e soprattutto contro squadre valide come il Wil non ti puoi concedere un minuto di pausa – ha spiegato a fine match il tecnico Giancarlo Camolese, che dal suo arrivo sulla panchina rossoblù ha raccolto 3 punti (3 pareggi e una sconfitta) –. Invece ci siamo distratti e lo abbiamo pagato incassando due gol. Nella ripresa poi non era facile tornare in campo, noi eravamo demoralizzati e loro galvanizzati, di conseguenza abbiamo sofferto parecchio. Peccato, perché con un po’ più di attenzione avremmo potuto centrare quel successo che manca ormai da tanto alla squadra (dal 3-0 a Wohlen il 23 agosto, ossia 11 partite, ndr)». Il vero Chiasso di Camolese lo vedremo probabilmente solo dopo la pausa invernale... «Qualcosa di mio – come Lüchinger a metà campo – ho già cercato di portarlo, ma è chiaro che durante la pausa potremo lavorare su più aspetti. Ora però cerchiamo di concludere bene l’anno».


Tor-Doublette verhindert Niederlage
Wiler Zeitung - Es war eines jener Spiele, bei dem man sich hinterher fragte, ob das Unentschieden nun einem gewonnenen Zähler gleichkam oder zwei verlorenen. Die Ansichten dazu waren verschieden. Wils Trainer Kevin Cooper sprach aufgrund des Spielverlaufs von "einem guten Punkt an einem schwierigen Ort".
Tatsächlich deutete in der ersten Halbzeit nicht viel auf ein positives Ergebnis hin. In der Startphase bekundeten die Ostschweizer Schwierigkeiten und kamen lange zu keinen nennenswerten Torchancen. Als es erstmals vor Chiassos Goalie Andrea Guatelli gefährlich wurde, waren schon 40 Minuten gespielt – und die Tessiner führten mit 2:0. Mitte erster Halbzeit nutzte Nicolas Lüchinger viele Freiheiten an der Strafraumgrenze zum Führungstreffer, und nach gut einer halben Stunde traf Alberto Regazzoni mit einem gefühlvollen Freistoss aus rund 20 Metern Distanz zum zweiten Mal für die Gastgeber.
Steigerung ohne Siegtor
Dank einer Tor-Doublette kurz vor der Pause fanden die Gäste aber doch noch ins Spiel. Zuerst verwertete Mert Nobre eine Flanke von André Santos zu seinem vierten Saisontreffer. In der Nachspielzeit traf André Santos zum sechsten Mal in dieser Spielzeit, nachdem der Ball quer durch den Strafraum geflogen war, ohne berührt zu werden.
Nach der Pause konnten sich die Wiler unter den Augen von Investor Mehmet Nazif Günal steigern und hatten Vorteile. Je länger das Spiel dauerte, desto deutlicher wurde die Überlegenheit und Chiasso beschränkte sich vornehmlich darauf, den Punkt zu verteidigen. Die Gäste besassen einige Chancen, waren aber nicht effizient genug, um den fünften Sieg in Serie zu realisieren. Die beste Möglichkeit erarbeitete sich Nobre, der Guatelli bereits umspielt hatte, dann aber noch entscheidend gestört wurde.
Drei Punkte Rückstand
So war hinterher zwar einerseits von einem guten Punkt zu sprechen, auch eben auch davon, dass dieses Unentschieden einem kleinen Rückschlag gleichkam. Leader Lausanne hat am Samstag in Schaffhausen deutlich gewonnen und damit den Vorsprung auf die Wiler an diesem Wochenende auf drei Zähler ausgebaut.
Mit dieser Punkteteilung blieben diverse Statistiken aufrecht. Zum Beispiel jene, dass Chiasso nun seit über drei Monaten kein Spiel mehr gewonnen hat und Wil in der siebten Partie in Serie unbesiegt blieb. Oder auch jene, dass die Ostschweizer an der südlichen Landesgrenze seit April des Jahres 2012 keine Niederlage mehr bezogen haben.