Una rinascita sportiva e societaria

Questa seconda parte di 2017 difficilmente verrà dimenticata dai tifosi chiassesi.
Dapprima l’arrivo di un mister nuovo, senza esperienza nel calcio “dei grandi”, in seguito una rosa quasi completamente rinnovata e per concludere sono arrivati i botti dicembrini con il cambio al vertice. 
Dal punto di vista tecnico/tattico abbiamo assistito ad una vera e propria rivoluzione copernicana. Una mentalità spagnola impiantata nel calcio elvetico: a luglio sembrava una bestemmia calcistica. Eppure. Eppure sta funzionando. Il Chiasso di Abascal è cresciuto di partita in partita, imponendo il proprio gioco contro quasi tutti i propri avversari. I giovani giocano con una calma olimpica, i veterani mettono in campo tutta la loro esperienza. 
I 23 punti conquistati sul campo sono lì a ricordarci che questo Chiasso può tranquillamente stare nella parte nobile della graduatoria. Le ripetute convocazioni in nazionale dei vari Farrugia, Fatkic, Ceesay, Delli Carri e Abedini sono una bella testimonianza del lavoro che svolgono quotidianamente squadra e staff tecnico. Il Chiasso è un club di formazione e quest’anno, ancor di più rispetto ad altri anni, lo sta ampiamente dimostrando. Una recente statistica della Sfl ha calcolato le presenze dei giocatori svizzeri Under 21 che sono scesi in campo nei match di Super e Challenge League. Ebbene, il Chiasso è la seconda squadra (su 20 ovviamente) per numero di presenze di giocatori elvetici U21. A livello sportivo le basi per poter crescere e far divertire il pubblico ci sono tutte. 
A tenere tutti i tifosi rossoblù sull’attenti sono state soprattutto le voci riguardanti la società. Nel breve volgere di pochi giorni, intorno agli uffici del Riva IV, sono gironzolate tante voci e persone. Un plauso va fatto alla dirigenza che, con fermezza, si è immediatamente allontanata da un fantomatico e pseudo VIP che (nella sua immaginazione) voleva comprare il club. 
Di certo vi è una nuova partnership commerciale con un brand cinese, con la speranza che si possa costruire una sana relazione sul lungo corso. E di altrettanto certo vi è una nuova cordata che va a rilevare la maggioranza delle quote societarie. Ad oggi tutte queste novità sono avvolte da una nube di mistero. Tuttavia, si respira un clima di fiducia e speranza intorno a questi nuovi (e anche vecchi?) benefattori. Un primo atto di fiducia che il Signor Toni Qian ha promesso è la sostituzione dell’oramai inguardabile tabellone con un nuovo, e più moderno, schermo LED. 
Le parole del direttore Bignotti suonano come una musichetta rassicurante, e la futura composizione del nuovo CdA (dovrebbero esserci rappresentanti molto legati al territorio) potrà forse confermare queste prime positive sensazioni. Insomma, tante novità e tante speranze in questo ultimo scorcio di 2017. Noi chiassesi ne abbiamo viste di tutti i colori nelle ultime tribolate stagioni, magari ora è arrivata finalmente una tranquilla stabilità.

A.M.