Se torna a mancare la cattiveria..

L’indomani dell’incredibile sconfitta patita a Vaduz, mister Mangiarratti dovrà trovare in fretta la ricetta per uscire dall’empasse.
Il Chiasso, rispetto all’ottima prova della Schützenwiese prima e contro il Losanna poi, fa a tutti gli effetti un pericoloso passo indietro. Non tanto sul piano del gioco o dell’impegno; quelli sono raramente venuti meno durante la stagione, ma su quello della testa, del carattere e del sacrificio.
I gol di Alessandrini e di Batista, ieri pomeriggio hanno illuso un po’ tutti ma soprattutto i protagonisti in campo che probabilmente hanno pensato di avere già i tre punti in tasca.
Peccati gioventù? Inesperienza? Può darsi. Fatto sta che appena il Vaduz ha spinto sull’acceleratore, i rossoblu si sono sciolti come neve al sole, sprofondando su tutta la linea. 
Di reagire poi nemmeno l’idea e fa pensare che nonostante la palese e logica frustrazione che dovrebbe derivare dal risultato, ribaltato in tre minuti, nessuno abbia mostrato i muscoli. Nemmeno un ammonito, in una partita difficile, in trasferta e che ti hanno girato senza che nemmeno te ne accorgessi.