Respinto il ricorso del Sion: Il campionato ricomincia!

La Comco ha respinto il ricorso del Sion che la scorsa settimana aveva chiesto la sospensione del campionato in corso e l'apertura di un'inchiesta ai danni della Sfl. 
Nessuna violazione delle leggi e campionati di Super e Challenge League che quindi riprenderanno come da programma.




Di seguito il comunicato ufficiale apparso sul sito della Confederazione:

Berna, 11.06.2020 - La decisione della Swiss Football League di continuare il campionato di Super League e di Challenge League non vìola la legge sui cartelli. La COMCO non dà seguito alla richiesta di vietare la ripresa della Super League e di aprire un’inchiesta presentata dal FC Sion.
I campionati di calcio erano stati interrotti a seguito delle misure contro il coronavirus decise dal Consiglio federale. Visto l’allentamento dei provvedimenti, la Swiss Football League (SFL) doveva decidere se cessare o riprendere i campionati tra i professionisti.
La Commissione della concorrenza (COMCO) non ravvisa nella ripresa dei giochi un comportamento abusivo da parte della SFL. La SFL non ha preso la decisione di riprendere i campionati con l’intento di limitare nella concorrenza alcuni club. La continuazione dei campionati permette invece la competizione sportiva tra i club e avviene mettendo tutti nelle stesse condizioni. La SFL ha riconosciuto la problematica di limitazioni alla concorrenza a causa della scadenza dei contratti con dei giocatori e ha preso delle contromisure.
La ripresa dei campionati si giustifica anche in base alle conseguenze economiche negative che una cessazione avrebbe per i club e per la SFL.
Il 29 maggio 2020, la SFL ha deciso con 17 voti su 20 di riprendere i campionati di calcio della Raiffeisen Super League e della Brack.ch Challenge League 2019/20 a partire dal 19 giugno 2020 e di terminarli il 2 agosto 2020. Il FC Sion ha chiesto alla COMCO di vietare la ripresa e di aprire un’inchiesta contro la SFL per abuso di posizione dominante. 
Il FC Sion ha sostanzialmente fatto valere come motivazione il fatto che la ripresa del campionato avrebbe svantaggiato sul piano concorrenziale i piccoli club, presso i quali numerosi contratti con i giocatori verrebbero a scadere il 30 giugno 2020.