Se il Riva IV diventa un bunker..

Il FC Chiasso si adegua alla situazione attuale che vuole lo sport rossocrociato di punta, sia esso calcio o disco su ghiaccio, in prima fila per evitare i casi di contagio da Covid-19. 
Tutto giusto, tutto bello. Poi però basta andare a vedere una partita a caso dalla Prima Lega in giù per accorgersi che la prevenzione (distanze? misurazione temperatura, ecc) va a farsi benedire da Mendrisio fino ad Airolo; nessun campo o campetto escluso. Ma questo è un altro discorso.
Qui parliamo di Chiasso e di FC Chiasso. Una dirigenza rossoblu dal "tutto o nulla". Insomma, per avere una notizia sulla nostra squadra del cuore bisogna ormai ingaggiare i servizi segreti, per sapere chi parte e chi arriva, tra dirigenti, magazzinieri e giocatori bisogna per forza di cose conoscere qualcuno dei protagonisti altrimenti il nulla più assoluto.
Poi, nella giornata di mercoledì il colpo di scena: sul povero e bistrattato sito ufficiale appare una pagina dedicata alla prevenzione da Coronavirus; una documentazione fitta e dettagliata che nessuno tra i 20 maggiori club elvetici si è nemmeno immaginato di pubblicare (anche perchè sinceramente cosa ce ne frega se gli arbitri arrivano allo stadio prima o dopo la squadra ospite), ma tant'è.
Dimostrazione che se si vuole, o piuttosto quando c'è la volontà di comunicare le cose, si riesce anche a farlo in maniera più che esaustiva. Il motivo reale di tale solerzia tuttavia sfugge ai più, anche perchè sicuramente a più di un tifoso, dopo aver letto le 28 pagine di documentazione che finiscono con un "se non rispettate le regole rischiate una diffida fino a tre anni", è passata la voglia di intraprendere la via dello stadio.
Altra cosa, rimarcata bene con un pennarello rosso è la zona spalti dedicata a chi ha acquistato un abbonamento per il settore popolare: e qui vien da chiedersi, ma i ragazzi che, già sfrattati dalla propria curva anni or sono, dovranno al netto delle diecimila regole da rispettare, cambiare nuovamente settore? Possibile che queste cose, in una realtà piccola e famigliare come quella chiassese queste cose non vengano mai tenute in debita considerazione?
Il FC Chiasso in prima fila contro la pandemia e nel rispetto delle regole. Un esempio, probabilmente a discapito, ancora una volta dei propri fedelissimi.

Ps. Molto bella l'immagine scattata all'interno della stazione di Zurigo nella prima pagina del documento.

-B.C-