Maccoppi: "Faremo il salto di qualità"


Il ritorno di Andrea Maccoppi al Riva IV ha portato in rossoblu classe ed esperienza ad un gruppo ancora incerca di un'identità precisa. 
La redazione sportiva de L'Informatore l'ha incontrato al suo arrivo.

Lo scorso mese di giugno Andrea Maccoppi ci aveva detto: “Ho 33 anni, fisicamente sto molto bene, spero di continuare a giocare ancora per diversi anni. Chissà che non possa tornare a giocare in Ticino: ho ricordi assai positivi di quei tempi”. 
Detto e fatto, anche se con una punta di rammarico per il trattamento che gli ha riservato il Servette: 
“Sapevo che potevo cercarmi un’altra squadra ma non a questo punto: il Servette mi ha messo fuori lista dopo che abbiamo giocato l’Europa League. Non me lo aspettavo un simile trattamento, fintanto che ero lì ero sempre il benvenuto!”. 

Una decisione che ti ha spiazzato e, presumo, fatto arrabbiare: 
“Sono molto deluso, glielo ho detto in faccia. Per me è stato un colpo duro, molto duro. Che voglio dimenticare al più presto concentrandomi al mille per mille con il Chiasso”. 

Dove Andrea aveva già lasciato il segno di giocatore tecnicamente fuori dal coro. Di ottime qualità e buon carattere, aveva assunto il ruolo di comandante in campo. Si era messo la fascia di capitano ponendosi alla testa del gruppo guidato da Gianluca Zambrotta. Ma il periodo più bello fu quello con Marco Schällibaum: 
“È stato un gran peccato che “Schälli” ci abbia lasciato: non escludo che saremmo potuti restare nelle prime posizioni sino a fine campionato” – ebbe a dichiarare a «l’Informatore». 

Era arrivato a Chiasso da Vaduz. Nel 2016 si era trasferito a Losanna dove con Celestini non erano state tutte rose e fiori. Nel 2018 era passato in forza al Servette con cui ha invece vissuto grandi emozioni (promozione in SL) meritandosi elogi dai media ginevrini (“Maccoppi junior non può essere messo in discussione, il ticinese è in possesso di un bagaglio tecnico sopraffino”). Martedì mattina, seppure impegnatissimo a trovare casa in città (“il trasferimento definitivo sarà piuttosto lungo per la mia famiglia…”), ha svolto il suo primo allenamento: 
“Sono stato accolto molto bene, più o meno sono trascorsi 4 anni e mezzo dalla prima volta… La squadra? Ha buone potenzialità, deve solo cercare di inquadrarsi, diventare più tosta. Gioca bene, purtroppo per varie circostanze finora non è riuscita a fare risultati. L’«idea» però c’è, sono convinto che riusciremo a fare quel salto di qualità che tutti si aspettano. Sono ottimista!”.