Bignotti: "Subivamo l'avversario"

L'unico a commentare l'avvicendamento sulla panchina rossoblu avvenuto nella giornata di ieri è stato il direttore generale Nicola che sulle pagine de La Regione ha spiegato i motivi del cambio di allenatore.

"I risultati in sé non sono la causa dell’esonero – spiega il direttore sportivo dei rossoblù Nicola Bignotti –. A inizio anno l’obiettivo fissato dalla società era un calcio costruttivo, di dominio, sulla falsariga di quanto fatto nella seconda parte dello scorso campionato, facendo oltretutto crescere i giovani. I risultati della passata stagione non sono stati sufficienti per la salvezza, ma nel complesso avevamo fatto un buon girone di ritorno. I risultati non sono quindi un metro di giudizio. Al contrario, lo è stata la qualità delle ultime uscite: nelle ultime cinque o sei partite si è vista una squadra che non domina l’avversario, anzi lo soffre e lo subisce. Poi, vincere o perdere dipende anche da chi hai di fronte, a contare è il modo in cui si affronta l’avversario".

"Con Vitali – prosegue il dirigente rossoblù a proposito del successore di Raineri – abbiamo voluto dare, per così dire, discontinuità nella continuità, portando avanti un certo tipo di lavoro e continuando a dare fiducia allo staff della società. Lo stesso Andrea Vitali, il professor Mattia Bianchi (preparatore atletico), Lorenzo Bossi (preparatore e recupero infortuni), il preparatore dei portieri Gianfranco Gagliardi, sono uomini della società da prima che Baldo arrivasse. Conoscono il progetto del club, il gruppo e la nostra realtà. Adesso sono chiamati a metterci qualcosa del loro. Come già in passato, quando avevamo dato fiducia a tecnici e dirigenti giovani, siamo fiduciosi che chi è stato incaricato di guidare la squadra sia in grado di farla crescere e di crescere lui stesso".