Diversi ex rossoblu in difficoltà

Come riporta il Corriere del Ticino, giovedì scorso il Sindacato OCST ha inoltrato alle autorità preposte le domande di insolvenza per dare ossigeno agli ex dipendenti che da mesi non percepiscono un soldo.


La speranza, da più parti, è che qualcosa si muova entro la fine di marzo. Perché, secondo le testimonianze che abbiamo raccolto, ci sono davvero dei ragazzi in seria difficoltà lavorativa e, di riflesso, finanziaria. Stiamo parlando degli ex dipendenti del Football Club Chiasso – soprattutto i giocatori – che da mesi faticano a racimolare qualche franco. Trovatisi davanti al fallimento della società e con già mesi di stipendi arretrati, la situazione personale per taluni atleti è davvero delicata. A tutto ciò si aggiunge il periodo, ovvero quello tra febbraio e marzo, durante il quale i campionati sono grosso modo già ripresi e il mercato dei trasferimenti, in diverse nazioni, è già chiuso. Dunque, le possibilità di trovare un nuovo impiego sono davvero minime.
Per gli ex rossoblù – soprattutto quelli senza una nuova maglia da indossare – la speranza di trovare qualche soldo sta nell’azione patrocinata dal sindacato OCST. Si spera, insomma, che arrivino le indennità di insolvenza. «Giovedì mattina abbiamo inviato tutte le richieste » spiega, da noi interpellato, il segretario regionale OCST del Mendrisiotto Giorgio Fonio. Si tratta, in totale, di una quarantina di richieste. L’indennità per insolvenza è un’assicurazione contro la perdita di guadagno in caso di insolvenza del datore di lavoro valevole, va da sé, anche in caso di fallimento (la Football Club Chiasso 1905 SA è fallita, su decisione della Pretura Mendrisio Sud, lo scorso 27 gennaio). Un’assicurazione, si legge nel sito della Confederazione, che garantisce una copertura dei crediti salariali del lavoratore, per un periodo di quattro mesi al massimo, al fine di evitare situazioni critiche per il suo sostentamento ». In parole povere, tramite questo strumento gli ex dipendenti del Chiasso potranno ricevere fino a quattro mesi di stipendio arretrato. I tempi, però, stringono. «Abbiamo compilato la documentazione in tempi celeri perché la speranza è che nel corso del prossimo mese i nostri patrocinati possano ottenere un primo acconto dall’assicurazione » evidenzia ancora Fonio.
La situazione per alcuni giocatori – ci conferma il segretario regionale – è delicata: «Ancora oggi (ieri per chi legge, n.d.r.) due giocatori ci hanno scritto che hanno problemi con il mercato. Non sono stati tesserati nel nuovo club e si rivolgono a noi, disperati, perché non hanno soldi». Una situazione evidentemente difficile, aggravata come detto dal periodo: restano infatti poche le nazioni dove i trasferimenti sono ancora possibili, sempre che i club – che hanno già ripreso i rispettivi campionati – abbiano la necessità di mettere sotto contratto nuovi giocatori. Alternative, in questo caso, per restare nel mondo del pallone (professionalmente parlando) ce ne sono poche. Una su tutte l’accettare di doversi fermare sino alla fine del campionato e poi cercare di trovare una sistemazione a partire da giugno, quando riaprirà la finestra di mercato. La speranza, dunque, è che dall’assicurazione possa arrivare una piccola, seppur preziosa, boccata d’ossigeno.