Fine della (e di una) società anonima

Dopo diversi giorni, si inizia a comprendere meglio quello che è successo anche se, complice il campionato ancora ai box e le classifiche non ancora aggiornate, forse non tutti hanno ancora metabolizzato la sberla incassata lo scorso 27 gennaio 2023.
Il Chiasso non c'è più. Sbagliato. La SA che gestiva la prima squadra rossoblu non c'è più. Giusto.
Chiasso, la sua gente, la storia fatta da persone autentiche che hanno incrociato il percorso con una società gloriosa dal passato luccicante è stata colpita duramente ma non è affondata, rimanendo attaccata ad un senso di appartenenza che è un qualcosa di difficile descrivere a chi non vive la nostra realtà.
La FC Chiasso 2005 SA, come amava firmare i comunicati stampa è sparita per sempre con i suoi gestori; e senza paura, diciamo per fortuna, forse era ora.
Una SA, una Società Anonima nel vero senso della parola in tutto e per tutto che dopo l'entusiasmo iniziale della sua forzata creazione ormai 18 anni fa, ha conosciuto un rapido declino gestionale fino a trascinarsi, riempiendosi di debiti e personaggi che con il Chiasso inteso come club di calcio non hanno mai avuto nulla da spartire.
Non è ancora chiaro da dove ripartirà la nostra società e come lo farà, ma una cosa è certa, da una decina di giorni il Chiasso, i suoi colori e la sua storia non sono più ostaggio di nessuno.
Tornare allo stadio sarà nuovamente un piacere e non ci saranno dirigenti costretti a nascondersi durante le partite per paura di incrociare la gente.
I tifosi del Chiasso, siamo sicuri, non lasceranno il club e poco importa la categoria in cui giocherà la squadra; il mondo rossoblu si riapproprierà di una passione che va oltre i soldi, i bilanci e le buffonate con cui si è dovuto convivere negli ultimi 15 anni.
Il Chiasso è di nuovo libero e rinascerà, più forte di prima e sicuramente con un'anima pulita e sincera.