Rossini: "I tifosi rossoblu non hanno mai mollato"

Il Chiasso non c'è più e dopo lo shock iniziale si inizia a entrare nella fase di elaborazione. Sul piano prettamente pratico, su quello relativo ai dipendenti che devono ora incassare le spettanze salariali.
Nessuno ha però mai parlato della gente del Chiasso che da un giorno all'altro non potrà più seguire i propri colori sul campo da gioco. 
Belle in questo senso le parole di Arno Rossini, spesso pungente ma che in questa situazione esprime da dove a suo avviso dovrebbe ripartire il club.

Questo deve sperare la gente di Chiasso: che arrivi un investitore un po' matto?
"Ci sono tifosi rossoblù, uno zoccolo duro, che sono davvero innamorati della società, che si sono sempre fatti anche le trasferte più complicate, che non hanno mai mollato neppure nei giorni più difficili; è da loro, che meritano solamente applausi, che si deve ricominciare. Con gli sforzi di queste persone, ne sono certo, convincere qualche sponsor a investire non sarà impossibile. Una base solida dalla quale ripartire si può quindi trovare tranquillamente".

Il pallone è dispendioso, lo abbiamo detto.
«Verissimo, ma il Chiasso è sempre il Chiasso. Ha storia, blasone, prestigio… ricominciare ed essere subito ambiziosi, pur nelle leghe minori, deve essere l'obiettivo di quella che sarà la nuova società».

La gente di Bellinzona ha saputo portare i granata fino alla Promotion League. Gli appassionati di Chiasso quale categoria possono garantire?
«Lì intorno ci sono club che qualche sponsor lo sottraggono; con un progetto serio e importante e contando sul sostegno di qualche imprenditore locale - al quale non si possono certo chiedere milioni - credo che almeno fino alla Seconda Lega la squadra possa battersi».

Puntando su giocatori della zona.
«Certo, sui ragazzi ticinesi o su quelli nati e cresciuti immediatamente oltre il confine, che conoscono benissimo la realtà momò e che possono portare qualità. Non sto parlando di qualche calciatore pescato lontanissimo: chi è di Como respira la stessa aria di quelli che si muovono a Chiasso. Si deve ripartire così; per il grande investitore poi, nel caso, ci sarà tempo».