Scommesse: Anelli e Corda indagati dalla Procura di Brescia

Incredibile ma vero. Gli ex rossoblu Cristian Anelli e Ninni Corda tornano alla ribalta delle cronache e, come spesso accaduto in passato, lo fanno per questioni extra campo. I nomi del difensore e del dirigente sono infatti tra gli 11 indagati dalla Procura di Brescia per presunta usura. 
A spiattellare tutto alla procura è un ex direttore sportivo di una formazione di calcio dilettantistico che dopo la propria deposizione ha dato il via all’inchiesta della Procura di Brescia nella quale risultano coinvolti ex dirigenti, lombardi e imprenditori per un totale appunto di undici persone coinvolte.
Ma cosa hanno combinato i due ex Chiasso?
Secondo quanto ricostruito da "Il giornale di Brescia", il pentito 28enne bresciano avrebbe raccontato al Gip Angela Corvi che i due erano attivi nello stesso gruppo Telegram di scommesse illegali con base nel comasco in cui era finito il centrocampista della Juventus Nicolò Fagioli.
Il denunciante ha spiegato che, si legge sempre sul quotidiano "si rivolgeva ad Anelli e Corda per avere, sulla piattaforma illegale, quotazioni per scommesse su appuntamenti sportivi più alte rispetto a quelle dei canali legali".
Come scrive la testata bresciana, la procura analizzerà ora i telefoni e i computer sequestrati agli indagati.