Le pagelle stagionali dei rossoblu

I voti, a cura della redazione (contestabili, soggettivi e che sicuramente non metteranno d'accordo tutti ndr.) vanno da 0 a 6.


Zecca: Il portierino rossoblu mostra fin dalle prime uscite di avere i numeri ma poi cede il passo al compagno di reparto che nelle gerarchie lo supera con il passare delle settimane. Potenziale: 5

D'Ordia: Arriva al Riva IV con il complicato ruolo di secondo portiere che difficilmente potrà mutare in qualcosa d'altro. Invece, dopo una "papera" colossale, sfrutta tutte le chances che l'allenatore gli concede diventando di fatto il numero 1 tra i pali. Decisivo a più riprese nel momento caldo della stagione. I tre punti di Pura sono suoi. Scoperta: 5.5

Vivenzio: SV.

Stefanetti: Sull'ex capitano degli Allievi A ci sono molte aspettative. Lui parte forte prima di perdersi verso metà stagione. Quando tuttavia i giochi iniziano a contare cresce e si impone trovando anche diversi gol. Maturato: 5+

Righetti: Padrone della difesa, inizia con un rendimento un po' altalenante ma non appena trova le misure, dietro passano in pochi. Esperienza: 5+

Regazzoni: Uno dei pupilli di Mister Meroni. Gioca praticamente sempre quando è disponibile ma qualche gol ce l'ha sul groppone. Esperienza e senso della posizione non bastano quando i giovani avversari di turno lo puntano. 5-

Falavigna: Fa parte del "pacchetto Allievi A" ma l'impressione è che nessuno creda veramente in lui. Passa al Vacallo dove diventa titolare: SV.

Facco: Stagione difficile la sua dove passa più volte da una maglia da titolare fino a non essere nemmeno nella lista dei convocati. Ragazzo serio ma timido. Fatica ad imporsi in campo e fuori. Da rivedere: 4.5

Spanu: SV.

Revolon: Il giocatore più impiegato assieme a Righetti, l'esterno si dimostra all'altezza della categoria con un potenziale importante. Nell'ultima parte di stagione, complice la crescita dell'esperto Fehr trova meno minutaggio, ma in quel ruolo il futuro è suo: 5

Fehr: L'emblema della chiassesità. Dalle trasferte al campo nel giro di qualche mese. Vive ogni partita come un sogno ma nella prima parte di stagione fatica a trovare spazio. La svolta è sul campo del Pura quando Meroni gli concede una maglia da titolare e lui chiude la contesa con la palma di migliore in campo. Da quel momento cresce in fiducia e rendimento diventando un punto fermo. L'affetto della sua curva lo fa volare. Ultras: 5+

Locorotondo: Lo schema è chiaro; palla a a lui sull'esterno, cross e qualcuno fa gol. Così accade più volte ma la pennellata di Bioggio sui titoli di coda, con conseguente rischio di linciaggio da parte di giocatori e tifosi locali, è decisiva per le sorti della stagione rossoblu. "Loco": 5

Arena: Arriva nel mercato di gennaio tra lo scetticismo dei più. Con educazione, umiltà e esperienza trova in ogni caso il suo posto in campo e fuori. Non sbaglia praticamente mai nulla quando serve. Una bella sorpresa. Sicurezza: 5+

Solfrini: Inizia bene, ma poi parte verso l'estero e salta buona parte della stagione. Una volta tornato, non è nelle priorità dell'allenatore ma riesce sul finale a ritagliarsi spazio mostrando anche buone cose. Roccioso: 5

Martinelli: Designato capitano fin dal suo arrivo, in campo è il classico direttore d'orchestra. Meroni punta tutto su di lui. Giocatore pulito ma sicuramente non di quelli che infiammano le folle e un brutto infortunio lo mette ko per tanto tempo. 5

Mihaylov: Non voleva giocare e invece a metà stagione, complice l'infortunio di Martinelli si ritrova un pezzo di squadra sulle spalle. Il feeling con l'ambiente è totale: la curva lo acclama, i bambini gli chiedono gli autografi e lo adorano. Lui in campo porta giocate che probabilmente in 4a. lega non si vedranno mai più. Gol, classe e tanti sorrisi. Il giocatore perfetto: 5.5

Arnaboldi: Parte a 100 km/h. È un giocatore fuori categoria ma nel girone di ritorno un infortunio lo mette fuori dai giochi e non rientra più. Peccato: 4.5

Alaimo: Rinforzo del mercato invernale, la società crea su di lui un'attesa forse troppo importante con un video che imbarazza probabilmente anche sé stesso. Lui non ce ne può nulla ma sembra soffrire questa "pressione". Ha un passo impressionante e quando accelera è imprendibile ma la sensazione è che possa fare ancora di più. Corridore: 5

Margalho: Niente di trascendentale ma il suo lo fa e la prestazione quando richiesta la porta a casa: 4.5

Manicone: Chiude la stagione come terzo marcatore assoluto del Chiasso mettendo a segno tra coppa e campionato 8 reti. Uno di quelli con i piedi più educati in assoluto e per questo è titolare dall'inizio alla fine. Inizialmente un po' fuori forma, si rimette in sesto ed è tra i protagonisti della promozione: 5+

Morganella: Un fantasma. Inutile come il ruolo di vicecapitano regalatogli dalla dirigenza in estate: 3

Sam Cintra: In estate impressiona tutti per il fisico, la velocità e i gol che segna a ripetizione. Di gol ne fa sì tanti, soprattutto nella prima parte della stagione dove arrivano alcuni paragoni blasfemi con campioni veri, ma in fin dei conti non è mai decisivo. In primavera si alza leggermente il livello e lui svanisce. Un po' meglio nel finale di stagione ma se vorrà giocare in Terza Lega dovrà cambiare passo. Acerbo: 5

Pain: Tantissimi gol, la maggior parte dei quali valgono punti preziosi. Una stagione stratosferica per un giocatore che farebbe la differenza in categoria molto più alte. Imprescindibile, trascinatore e protagonista assoluto: 6

Lezo: Giovane del vivaio utilizzato sporadicamente da mister Meroni. Il suo gol del pareggio a Riva nel mese di novembre è una fiammata che lascia ben sperare: 4.5

Ragaiolo: La sorpresa più bella della stagione è lui. Ragazzo di belle speranze che fa presto capire di avere numeri importanti che alla sua età, al Riva IV, non ha nessun'altro. Da custodire: 5+

Amendolagine: Qualche buona prestazione ma nulla di più: 4

De Nuccio: Difficile dire se valga qualcosa in più della 4a. Lega: 4

Camilletti: La sufficienza è data per la doppietta che nel girone di andata regala la vittoria sul campo del Bioggio: 4

Canaglia: Giocatore "sgraziato" che non impressiona mai. Non è un bomber e spesso soffre una posizione probabilmente non sua. Due gol in campionato e altrettanti in coppa sono troppo poco. Fa il suo ma nulla più: 4+

Meroni: La dirigenza in estate punta su di lui per la rinascita sportiva del club. Porta a termine la missione senza intoppi (débâcle di Arzo a parte) ed è la sola cosa che conta. Forse però ci si aspettava qualcosa in più a livello empatico in una realtà che si vuole "nostrana": 5+

Dirigenza: Costruisce dal nulla una squadra che vince subito il campionato raggiungendo uno degli obiettivi primari della stagione. Prova a ricreare anche qualcosa legato all'extra calcio e ci riesce discretamente bene anche se a volte sembra esagerare dimenticandosi che il Chiasso è prima di tutto un club di calcio e non un organizzazione di eventi. I 500 abbonamenti venduti e le 1'000 persone portate allo stadio alla prima di campionato rimarranno comunque numeri impressi nella storia: 5